Care famiglie
vorremmo condividere con voi alcuni pensieri che guideranno le esperienze che proporremo ai bambini in questo periodo di preparazione alla Pasqua.
Pasqua significa accogliere e vivere con speranza il mistero del nuovo e dell’inatteso, che irrompe nelle nostre vite mettendo in dubbio certezze ed abitudini, lo status quo dei nostri modi di conoscere e pensare. Il cambiamento nella conversione annunciata dalla Pasqua si connota come ricerca di autenticità e condivisione per una vita più buona e giusta, un agire pensante e responsabile che porta con sè la promessa di un futuro migliore. Accettare il cambiamento si traduce in responsabilità ed impegno nel superare incertezze e paure, il vivere le cose e le relazioni in vista di un futuro che sia costruzione attiva e condivisa. Un cambiamento che possiamo accogliere come dono e restituire come riconoscenza per le buone cose che la vita ci offre e per il sostengo e la cura che ci viene dalle persone che ci sono vicine nel nostro percorso di vita.
Accompagnare il bambino nella sua crescita è sostenerlo nella esplorazione e nella conoscenza, nell’affrontare le difficoltà e disporsi al cambiamento, coltivando il sentimento di curiosità e la spinta fiduciosa all’apertura verso lo sconosciuto, che è il frutto di una buona relazione educativa. Il termine stesso “educare” sostiene il passaggio da una situazione vecchia ad una nuova e migliore, più ricca di consapevolezza, di umanità, di opportunità. In particolare nel nido, possiamo leggere questo sostegno sotto il segno della cura ricettiva, fatta di ascolto e attenzione che fan posto dentro la propria mente all’essere del bambino, e responsiva, che attua azioni concrete per metterlo nelle condizioni di occuparsi di sé, aiutandolo a progettarsi nelle sue possibilità. La speranza è la dimensione fondamentale dell’educare: è attesa fiduciosa nell’efficacia del proprio impegno, vivificata nella reciprocità e nell’umanità della relazione con l’altro, che ci accompagna nell’affrontare ed accogliere il nuovo, nel vivere il cambiamento, nel conoscerci e realizzare le nostre potenzialità.
Durante il periodo pasquale l’intenzionalità educativa al nido si concentrerà sulle tematiche:
→ del nuovo, dell’inatteso, del disporsi e del sostegno al cambiamento. Sollecitare la curiosità dei bimbi e, nel contempo rassicurarli, nell’esplorazione di eventi e situazioni nuove od inattese, nell’incontro con le sorprese che, ad esempio, la natura nelle sue trasformazioni e metamorfosi primaverili ci riserva, che come adulti introduciamo nel contesto di vita del nido o che la vita personale e collettiva presenta senza preavviso.
→ della speranza, dell’impegno personale e della dimensione della cura. Valorizzare libri e narrazioni che mettano in evidenza la dimensione del cambiamento nello sviluppo delle trame, nel fare e nell’essere dei personaggi, e delle collaborazioni e sostegni che, nel segno della fiducia e della speranza, aiutano a raggiungere un buon fine, danno vita ad un cambiamento positivo anche inatteso.
→dell’incontro, della reciprocità, della condivisione. Sostenere interessi e iniziative individuali, significandole in un fare che si condivide con gli altri, che viene riconosciuto ed evidenziato nella narrazione che gli educatori restituiscono ai bambini.
→della dimensione della cura, del contenimento di vissuti emotivi intensi. Sensibilizzare i bambini al prendersi cura concretamente di organismi più piccoli e fragili di loro, come la crescita di una pianta o l’esistenza di animaletti, aiutando i bambini a prestare attenzione alla dimensione del cambiamento, ed elaborando con loro le risposte rassicuranti ai possibili eventi che segnano la fine di un’esistenza oggetto di attenzione.
Nella speranza e nella gioia della condivisione
Buon inizio di Quaresima!