La pedagogia dei nostri nidi

La pedagogia degli asili nido della Cooperativa Sociale Paolo Babini si fonda sull’idea che il bambino è un soggetto competente fina dal nascita e pertanto considera i primissimi anni di vita fondamentali per imparare ad imparare.

La funzione degli educatori è quella di evidenziare le risorse e le potenzialità di ogni bambino e bambina in modo da progettare esperienze educative finalizzate allo sviluppo dell’identità, delle autonomie e delle competenze e permettere di sperimentare modalità di relazione incentrate sulla collaborazione.

L’ ambiente è pensato e strutturato per sollecitare la curiosità, l’esplorazione autonoma e promuovere esperienze sensoriali ed emotive diversificate, al fine di stimolare e sostenere lo sviluppo di nuovi apprendimenti, nel rispetto dei tempi di maturazione e sviluppo di ciascun bambino.

Nei nostri nidi è data particolare importanza al rispetto dei tempi dei bambini, il fare con lentezza non solo permette di apprendere come si fa, ma anche a fare da soli e a capire come ci sente mentre si fa, elementi fondamentali per costruire la fiducia in se stessi.

In riferimento alla pedagogia della lentezza ci piace definire i nostri asili i Nidi della lumaca, dove l’importante non è risultato ma l’attenzione ai vissuti emotivi e al processo che il bambino compie per imparare.

L’educatore è un attento osservatore dei processi ed interviene per accompagnare, sostenere, supportare e rilanciare l’iniziativa del bambino mentre impara giocando.

Il gioco al nido “è una cosa seria” e permea tutte le proposte e le esperienze. Il bambino mentre gioca impara divertendosi.

La famiglia entra all’asilo e contribuisce a definirne le proposte, in quanto sperimentiamo tutti i giorni che solo insieme ai genitori è possibile progettare esperienze educative realmente significative per i bambini. L’ascolto e il confronto tra adulti, genitori ed educatori, ci permettono di accompagnare insieme la crescita dei bambini e delle bambine che ci vengono affidati.

I nostri asili sono piccole comunità perché solo in contesti di modeste dimensioni è possibile ricreare un ambiente familiare, sicuro e a misura di bambino.

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